10 anni di Arrampicata e alpinismo
Era il 6 settembre 2011 ormai 10 anni fa, da quel giorno la mia vita ha preso un piede differente. Scelte. Uno stile di vita diverso. Anni fantastici, sensazionali, pieni di vita ma non esenti da difficoltà e momenti tragici. La montagna è anche questo. Ho imparato tante cose. Cosa si potrà mai fare in 10 anni? Quanto si può cambiare??

Qualcuno cantava: “Che fantastica storia è la vita”, ecco, è davvero così!
Cosa mi ha dato la montagna? Un modo differente di vedere la vita, insegna l’umiltà, la voglia di non mollare mai, di credere ai sogni anche quelli più difficili e complicati, ti insegna a credere in te stesso. Ti aiuta a capire che non tutti i giorni e non tutti momenti sono uguali. Scalare è lo specchio dell’anima, ti mette davanti alla realtà, ti fa capire di chi ti puoi fidare. Fa esplodere le maschere delle persone, ti fa capire chi è Alpinista e chi alpinista da Ego. Ho capito che la montagna è condivisione, condivisione di momenti, momenti belli e brutti a prescindere dalla difficoltà, è aggregazione. È questa la cosa più bella, scalare per passare momenti positivi con gli amici, arrivare a casa con il sorriso. Fatico parecchio a legarmi con qualcuno che non sia un amico, qualcuno di cui mi fido, che conosco. Sintonia. La cordata è un cordone ombelicale, un cordone tramite il quale affidi totalmente la tua vita a qualcuno.
Sentirsi piccoli, vulnerabili davanti alla natura. Ti rendi davvero conto che ciò che ti può accadere in montagna non ha nulla a che vedere con la vita di tutti i giorni. Spesso, mi rendo conto che le difficoltà in quota non hanno nulla a che vedere con i K2 che viviamo tutti i giorni, faccio più fatica ad accettare le cattiverie e gli sgambetti della vita quotidiani, rispetto alle difficoltà incontrate in parete.
Grazie montagna per avermi fatto capire le cose essenziali dell’esistenza, lassù è come tornare allo stato selvaggio, senza accorgermene. Se riesci a cogliere l’anima della montagna, lei accoglierà te facendoti sentire a casa, facendoti sentire a tuo agio, passo dopo passo, tacca dopo tacca e spicozzata dopo spicozzata. Un mondo diverso, un mondo verticale.
Ho imparato che c’è sempre da imparare, ho capito che c’è sempre da capire, ho capito che non si arriva mai, ho capito che in montagna si può morire, molto facilmente.
Ho capito che la montagna non è un gioco come si può pensare aprendo un profilo qualsiasi su un social network, ho visto con i miei occhi cosa può fare un errore stupido, ho visto immagini che non auguro a nessuno, ho ricevuto telefonate che non avrei mai voluto ricevere, ma ho visto sorrisi e occhi brillare come in nessun altro posto al mondo, ho visto l’euforia e la sincerità di un abbraccio in vetta.
Ho capito dalla montagna che se sali, puoi vedere il sole oltre le nuvole, ho capito che si possono vedere orizzonti lontani, molto lontani. Grazie montagna per avermi fatto assaporare la vita in modo diverso.
E Ricordate… delle vostre imprese non importa a nessuno, fatelo per voi, per la vostra felicità, lasciate perdere i cuori su instagram, sono i vostri cuori che si devono accendere, su una vetta. All’alba!